Ecco perché Google ha in cantiere un progetto denominato Soli
Si tratta di un piccolo sensore in grado di registrare con maggiore accuratezza i movimenti della mano, al fine di consentire una migliore gestione dei comandi attraverso i gesti. Certi movimenti faciliterebbero il controllo del dispositivo e dell’ecosistema del dispositivo in generale.
Attualmente le tecnologie che si occupano di riconoscimento dei gesti analizzano un’immagine registrata da una o più telecamere. Si tratta di un sistema però costoso, per via del numero e tipologia di componenti utilizzati, e soprattutto energivori.
Il sensore Soli non è altro che un radar minuscolo, che opera attraverso due antenne. Il sensore analizza 10 “frammenti” al secondo e la reazione è praticamente istantanea.
Inoltre Soli riesce a catturare anche i gesti più piccoli, come sfregare o schioccare le dita.
Non si sa quanto questa interfaccia sarà facile da usare; per esempio, i gesti che prevedono tocchi multipli (tranne alcuni davvero basilari) non sono eseguiti praticamente da nessuno. Il compito più difficile sarà quello di rendere alcuni gesti delle dita molto intuitivi e prevedibili, evitando che l’utente debba eseguire dei veri e propri comandi per effettuare l’operazione che desidera.
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