Stai giocando davvero gratis?

Quanti di voi giocano più o meno frequentemente a giochi gratuiti on line, con il proprio PC, smartphone o tablet?
E' importante allora che continuiate a leggere questo articolo.
I giochi cosiddetti “gratuiti” in realtà fanno più profitti delle console e dei videogiochi a pagamento messi insieme! Questo non avviene con i banner pubblicitari, sono proprio i giocatori che volontariamente sono indotti a pagare per ottenere determinati benefici.
I programmatori infatti impostano regole di gioco che portano l’utente a spendere soldi con una certa frequenza e senza neanche rifletterci. Le aziende che sviluppano videogiochi assumono psicologi che creano degli schemi grazie ai quali sfruttare le caratteristiche peculiari e i meccanismi di reazione delle persone per spillare più soldi possibile agli utenti, e senza obbligarli perché lo faranno di propria spontanea volontà.
Qui di seguito alcuni segnali che caratterizzano questi giochi non così “gratuiti”.

1. Apparteniamo a un gruppo ad alto rischio?
Ci sono alcuni gruppi sociali che tendono a spendere più soldi in beni virtuali di altri.
Il pubblico ideale sarebbe costituito dai bambini, capaci di spendere tantissimi soldi in pozioni magiche e spade. Tuttavia, le aziende potrebbero incorrere in denunce da parte dei genitori e in ogni caso ci sono delle leggi abbastanza ristrette che tutelano la sicurezza dei più piccoli. Per questo motivo, il target preferito dei giochi elettronici sono i ragazzi under 25, che hanno le capacità cognitive in fase di sviluppo e che sono ancora attratti dai personaggi di fantasia o dei cartoni animati.

2. Alcuni giochi spingono a condividere sui social network i risultati ottenuti 
Sui social leggiamo spesso inviti a vantarci con i nostri amici del livello raggiunto nel nostro gioco o a trovare tra i nostri contatti nuovi compagni di gioco. Oppure, cosa ben più gradita agli sviluppatori, veniamo informati che un amico ha raggiunto un livello superiore al nostro stesso gioco; tale meccanismo punta sulla nostra vanità e ci spinge a giocare sempre di più. Magari anche a spendere qualche euro in più per far mangiare la polvere ai nostri “avversari”.

3. I giochi spesso ricorrono alle monete virtuali 
Inconsciamente, gli utenti spendono le monete virtuali con maggiore facilità rispetto ai soldi veri e propri, anche se ovviamente per ottenere i toy money bisogna comunque pagare una certa cifra. Dal punto di vista psicologico, c’è differenza tra ricevere 5 vite per 2  euro rispetto a 5 vite per 16 cristalli rosa, che magari abbiamo acquistato con l’offerta “25 cristalli invece di 20 a soli 3 euro”. 
Con tale meccanismo, in breve tempo, e senza neanche accorgersene, si spendono molti soldi reali.

4. Il gioco procede spedito fino a un certo punto, poi abbiamo dei problemi nel proseguire
Accade spesso che i giochi gratuiti si svolgono su livelli, dalla difficoltà sempre crescente. È logico, quindi, che gli ultimi livelli siano più complessi dei primi.
Tuttavia, nei giochi normali la maggior parte dei giocatori diventa sempre più esperto e riesce quindi a completare il gioco senza uno sforzo eccessivo.
I giochi  che mirano a spillare soldi agli utenti, invece, sono programmati per rendere già i livelli medi estremamente difficili; in questo modo, solo una minima parte dei giocatori riuscirà a completare il gioco senza affidarsi ad aiuti esterni, che sono ovviamente a pagamento.

5. Un vero e proprio ricatto
Il sistema funziona così: giochiamo gratis per un lungo periodo di tempo, creiamo il nostro personaggio, miglioriamo le sue caratteristiche poco a poco, guadagniamo munizioni (o costruiamo case nel nostro regno, è lo stesso), e poi tutto quello che abbiamo costruito cade come in un castello di carte. Incontriamo, ad esempio un “boss”, combattiamo contro di lui, perdiamo e dobbiamo consegnarli metà di tutto ciò che ci eravamo guadagnato.
A questo punto ci troviamo davanti a un bivio: ricorrere all’opzione a pagamento che ci consente di ripetere il livello oppure ricominciare tutto daccapo, dal primo livello. Si tratta di un meccanismo di estorsione vero e proprio, che ci costringe a pagare solo per evitare di perdere tempo nel superare livelli che avevamo già completato.

Purtroppo solo i primi tre segnali che vi abbiamo descritto possono essere individuati all’inizio del gioco. Gli ultimi due saltano fuori solo nelle fasi più avanzate. Per questo vi consigliamo di evitare qualsiasi gioco che mostri anche solo uno dei primi tre segnali o le cui regole sono piuttosto estreme fin dall’inizio.
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